sexta-feira, 25 de janeiro de 2008

Disfunzioni nervose: rivisto il ruolo degli endocannabinoidi

Cambia l’approccio farmacologico a come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, obesità e infertilità

La prestigiosa rivista “Nature Neuroscience” ha appena pubblicato on line una ricerca proveniente dall’Italia che potrebbe rimettere in discussione alcuni meccanismi fondamentali nella trasmissione nervosa e nel trattamento di sue importanti disfunzioni. Per i risultati di questo studio, cui il prossimo numero della rivista dedicherà anche un editoriale, s’ipotizza un notevole impatto sulle strategie di sviluppo di nuovi farmaci capaci di contrastare le malattie nervose e quelle periferiche. La ricerca si è focalizzata sulle alterazioni del sistema endocannabinoide e sull’azione svolta da due neurotrasmettitori implicati sia nelle tossicodipendenze sia nelle malattie infiammatorie e degenerative del cervello. Il lavoro scientifico si è svolto presso l’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università di Teramo; coinvolto, come supporto, anche lo statunitense The Scripps Research Institute.

Resumen: .......Finora AEA e 2-AG erano ritenuti cooperativi e capaci di svolgere, fondamentalmente, le stesse azioni biologiche. .........Ora questa ricerca ha evidenziato, per la prima volta, che AEA e 2-AG possono inibirsi reciprocamente. .......I risultati della ricerca suggeriscono lo sviluppo di farmaci in grado di stimolare la produzione nel cervello di AEA ma non di 2-AG oppure, al contrario, di inibire la produzione di 2-AG.

El articulo completo aquí (en italiano)

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