Parkinson: a disposizione dei malati farmaci mirati
Alcuni ricercatori italiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) stanno sperimentando con successo nuovi farmaci a base di sali di litio, in grado di ‘sbloccare’ un neurone causa della malattia.
Il parkinsonismo è la seconda malattia neurodegenerativa per frequenza dopo l'Alzheimer: in Italia le persone colpite ammontano a circa 250 mila unità, con 5.000 nuovi casi segnalati ogni anno. Cifre destinate purtroppo ad aumentare - addirittura a raddoppiare nei prossimi 15-20 anni - a causa dell'invecchiamento della popolazione.
Si tratta di una malattia piuttosto rara prima dei 40 anni e colpisce in particolare gli uomini, che rischiano 1,5 volte di più rispetto alle donne.
Per fortuna il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e la Limpe - Lega Italiana contro la malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze - hanno presentato nel corso di un convegno dal titolo "Disturbi del sonno nelle demenze e nei disordini del movimento", i positivi risultati della sperimentazione di alcuni nuovi farmaci a base di sali di litio, in grado di ‘sbloccare’ un neurone causa della malattia.
Questo principio attivo, infatti, sembrerebbe in grado di attivare l’autofagia, un meccanismo fondamentale per contrastare e riparare la degenerazione neuronale.
Non solo.
I sali di litio, utilizzati da decenni in terapia con altre indicazioni, hanno recentemente prodotto risultati sorprendenti anche nella terapia della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una grave malattia degenerativa che ha molti punti in comune con il Parkinson.
“La scelta del farmaco o dei farmaci nel trattamento del paziente parkinsoniano - ha precisato Giuseppe Nappi, presidente della fondazione Limpe - è diventata complessa, perché ogni sforzo diretto a migliorare la sintomatologia deve evitare e soprattutto contenere la comparsa delle fluttuazioni e dei movimenti involontari, che sono gli effetti collaterali della terapia attuale più dannosi, quelli cioè meno controllabili e più fortemente invalidanti."
“Il punto nodale della cura della degenerazione neuronale - ha concluso Stefano Ruggieri, dell’Università Sapienza di Roma e presidente della Limpe - è proprio l’attivazione dell’autofagia, ossia del processo per cui il neurone è in grado di eliminare le sue strutture danneggiate e di ricostruirle, evitando la sovrabbondanza dei ‘detriti’ che causano lentamente la morte neuronale.
I nostri sforzi ora sono puntati a valutare l’efficacia del carbonato di litio nel proteggere dalla degenerazione i neuroni dopaminergici e stabilizzare clinicamente la sintomatologia parkinsoniana (tremore, rigidità e lentezza dei movimenti)”.
Per maggiori informazioni:
http://www.limpe.it/
http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1738
Linda Grilli
Este Blog, criado em set/2001, é dedicado às Pessoas com Parkinson (PcP's), seus familiares, bem como aos profissionais da saúde que vivenciam a situação de stress que acompanha a doença. A idéia é oferecer aos participantes um meio de atualizar e de trocar informações sobre a doença de Parkinson e encorajar as PcP's a expressar sentimentos no pressuposto de que o grupo infunde esperança, altruísmo e o aumento da auto-estima. E um alerta: Parkinson não é exclusividade de idosos!
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